Milano e le nuove piste ciclabili

A Milano, chiunque abbia recentemente percorso l’asse piazza San Babila – piazzale Loreto  si è certamente accorto della nuova iniziativa dell’Amministrazione comunale, la cosiddetta ‘Mobilità Dolce’  che consiste, in ultima analisi, nel ridurre ad una sola corsia (per giunta stretta) per ogni senso di marcia quelli che erano i grandi viali che costituivano uno degli assi portanti del traffico cittadino.

Con il semplice tracciamento di segnaletica orizzontale si sono quindi aggiunti: una pista ciclabile a lato del marciapiedi, un percorso pedonale ed infine una corsia di stalli di sosta a pagamento per le auto, che si trovano così nella stessa posizione di quando sostavano in seconda/terza fila prima di questo intervento

A prescindere da ogni considerazione sulla liceità o meno dei parcheggi a pagamento in carreggiata e del rapporto obbligatorio tra il numero di questi e dei parcheggi gratuiti, vorremmo invitare i cittadini e l’Amministrazione a considerare gli effetti di questa iniziativa sul piano della sicurezza, dell’inquinamento ed anche su quello economico

Sicurezza:

  • gli automobilisti che, dopo aver parcheggiato, tentano di scendere dalla propria vettura aprendo lo sportello, costituiscono un reale pericolo per se e per gli altri, vista la estrema vicinanza al flusso veicolare
  • in caso di emergenza, gli eventuali veicoli di soccorso si troverebbero del tutto bloccati dato che i veicoli in coda non avrebbero alcuno spazio di manovra

Inquinamento:

  • Le foto dell’articolo sono state scattate alle 10 del mattino di un giorno feriale di giugno con tempo buono e scuole chiuse, si pensi a come potrà essere il  traffico in situazioni meno favorevoli
  • Code interminabili e traffico che si riversa sulle strade laterali si traducono facilmente in termini di maggior inquinamento

Economia:

  •  Le zone interessate sono tra quelle a maggior vocazione commerciale della città, e ciò vuol dire necessariamente veicoli di clienti che acquistano e veicoli di fornitori che consegnano; rendere impossibile questo significa penalizzare oltre modo il commercio e la distribuzione
  • Per molte imprese, già sofferenti a causa di una annosa crisi e della recente emergenza, questa novità potrebbe essere una sentenza di chiusura definitiva

Pur comprendendo la necessità di rendere più fluida e meno inquinante la mobilità cittadina, non ci pare che questa possa essere la giusta modalità ed invitiamo quindi l’Amministrazione ad un ripensamento, magari consultando prima cittadini ed imprese.

 

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