Area B, una partenza affrettata?

Area B ai nastri di partenza, tutto bene?     Le imprese dicono di no.

Sembra proprio che Area B sia la solita azione di facciata, più adatta a blandire certa opinione pubblica che non ad impattare seriamente sulla questione ambientale.     Nonostante le tanto sbandierate finalità di riduzione dello smog, ed in particolare delle famigerate PM10, è ormai accertato che i blocchi dei veicoli non hanno quasi nessun impatto sulla qualità dell’aria milanese e a certificarlo una volta di più è l’attesa quasi spasmodica della pioggia, unico vero elemento risolutore del problema: due gocce d’acqua fanno molto di più che non due settimane di blocco dei terribili ed inquinanti motori diesel.

A questo proposito ci sono numerosi studi di primarie università italiane ed estere che sostengono essere i nuovi motori diesel molto più puliti anche dei motori a benzina e che una soluzione più rapida ed efficace ai momenti di smog elevato sia semplicemente bagnare le strade, come fanno le principali capitali europee, Parigi in testa.     Infatti le polveri sottili non sono solo quelle prodotte dai motori a combustione interna o dai riscaldamenti ma derivano per una quota significativa da molte altre attività, persino dalle ruote e dai freni delle biciclette, veicoli ecologici per definizione, e si depositano a terra da dove se fossero bagnate andrebbero direttamente in fognatura mentre invece ora vengono sollevate anche dal semplice camminare.

Ma questo sembra forse troppo semplice alle nostre Amministrazioni  che preferiscono imbastire operazioni complicate e macchinose e sognare di veicoli che ancora non esistono, come gli elettrici per il trasporto merci, ma che a loro dire le imprese dovrebbero acquistare in sostituzione dei loro mezzi.

Da molto tempo le associazioni di categoria, Federtraslochi in testa,  tentano di far capire queste ragioni e mostrano i loro sforzi economici e progettuali per avere sempre meno impatto sull’ambiente, non fosse altro che per il comune interesse ad avere una migliore qualità dell’aria (anche gli imprenditori respirano) ma contro posizioni che si arroccano dietro motivazioni che sembrano sempre più ideologiche c’è davvero poco da fare.

Ed intanto a Milano parte Area B ……

 

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